Lupin III – uno degli anime più longevi

Prima di parlare dell’ultima serie animata su Lipin III pubblicata fino ad oggi, vorrei fare un breve resoconto di questo anime giapponese. La serie animata di Lupin III nasce da una serie di manga incentrati sull’omonimo personaggio, Arsenio Lupin III, ideato nel 1967 dal mangaka Monkey Punch, liberamente ispirato al personaggio di Arsène Lupin nato dalla penna di Maurice Leblanc nel 1905, e nel manga e serie animata, Arsène Lupin sarebbe il nonno di Lupin III.

Dai fumetti sono stati tratti vari anime, sia trasposizioni televisive che cinematografiche, lungometraggi live-action e un merchandising ispirato ai personaggi della serie a fumetti e alla loro versione animata.

Il successo dell’anime arriva con la seconda serie animata della quale sono state prodotti 155 episodi , di seguito invece c’è la puntata pilota del 1969 che ha un tratto molto simile al fumetto originale. 

Tutte le serie dell’anime:

  1. le avventure di Lupin 1971 – 1972, anno italiano 1979 – 23 episodi.
  2. Le nuove avventure di Lupin III 1977 – 1980, anno italiano 1981 – 155 episodi.
  3. Lupin L’incorreggibile Lupin 1984 – 1985, anno italiano 1987 – 50 episodi.
    (Spin off) Lupin the third- la donna chiamata Fujiko Mine  2012 anno italiano 2014 – 13 episodi.
  4. Lupin III – l’avventura italiana 2015-2016, anno italiano 2015 -26 episodi.
  5. Lupin III- ritorno alle origini 2018, anno italiano 2018 -24 episodi.

C’è da dire che i titoli delle serie non sempre sono gli stessi di quelle originali, ma va bé noi italiani abbiamo avuto sempre il vizio di cambiarli e non solo i titoli, a volte anche i nomi dei personaggi come nella seconda serie in cui Fujico venne chiamata Margot.

La quinta serie, ambientata per la maggiore in Francia, in italiano viene denominata “Ritorno alle origini” mentre il titolo originale sarebbe “Part5”, è andata in onda in Italia per la prima volta il 15 dicembre scorso su Italia1 alle 23:44  ed ha tutti i presupposti per essere considerata più divertente ed interessante rispetto alla serie precedente, sia per il tipo di disegno che per le storie in se. Non vorrei aprire una polemica sull’orario della messa in onda che ormai già dalle ultime tre serie trasmesse in Italia, si aggira sempre intorno alle 23:00 di sabato o domenica,  mi ricordo però che da bambino guardavo Lupin alle 19:30 ogni giorno, ma va be forse sarà per i bassi ascolti che producono le nuove serie o lo fanno solo per i reduci degli anni ’80 che rimangono in casa il sabato sera. Comunque, la prima TV di “Ritorno alle origini” su Italia 1 di sabato notte ha fatto un ascolto di mezzo milione di persone, e non è poco date le circostanze.

In ogni serie di Lupin gli abiti dei personaggi hanno colori diversi, questo ormai è diventato un segno distintivo del cartone animato e in quest’ultima Lupin e i suoi cambiano i colori dei loro vestiti richiamando tutti quelli che sono stati usati nelle serie precedenti. In questo anime si sono avvicendati tantissimi registi ed animatori giapponesi di successo come Hayao Myazaki, Isao Takahata, Yukiro Yano, Takeo Kitahara, Kazuhide Tomonaga, Yasuo Otsuka, Shingo Araki , Takeshi Koike ed altri, questo ha delineato anche un tratto che cambia a seconda del disegnatore il quale ne dà la propria interpretazione  pur mantenendone le caratteristiche generali. 

Lupin e la sua banda rappresentano dei personaggi molto contraddittori, del resto come anche nel romanzo originale, si spettacolarizza l’arte del furto, e viene denominato “il ladro gentiluomo”,  portando un messaggio non proprio consono ai valori di una società che deve combattere il furto in generale per il bene di tutti, ma Lupin III nelle varie serie ha dimostrato molte volte di non essere un ladro per quanto si paventi di continuo tale definizione,  lo si vede aiutare i più deboli, a volte derubare i ricchi per dare ai poveri come Robin Hood, di essere derubato a sua volta da Fujico diventando egli stesso vittima di furti e a volte riveste i panni di un eroe che combatte organizzazioni criminali.

Un personaggio che non tramonta, perché?

Dal punto di vista grafico, come ho già scritto, si sono susseguiti tanti character designer, e, devo dire che quello che mi è piaciuto di più tra tutti è Takeo Kitahara disegnatore della seconda stagione, e “nell’era moderna” invece preferisco Takeshi Koike. Quest’ultimo è stato il character designer di alcuni spin off come “Lupin the third- la donna chiamata Fujiko Mine” nel 2012, “Lupin the IIIrd: Daisuke Jigen’s Gravestone” nel 2014 e nel 2017 di “Lupin the IIIrd: The Blood Spray of Ishikawa Goemon”. Il suo tratto sporco , soprattutto nel primo spin off, con un’atmosfera più “noir”,accompagnato da storie più indirizzate ad un pubblico adulto e di nicchia per i contenuti, rendono a mio avviso la narrazione molto più intrigante.


Gli anime di Lupin III sono una commedia piena di sfaccettature e di personaggi accattivanti in cui il verbo “rubare” viene rappresentato come una sfida, per dimostrare che la parola “impossibile” non esiste nel vocabolario di Lupin, lasciando nel finale di ogni puntata un filo di nostalgica spensieratezza. Il personaggio di Lupin III ha una personalità simile al “nonno”, racchiude azione, intelligenza, passione per le donne, comicità, senso di libertà, trasgressione, rischio e pericolo, tutti ingredienti che rendono appassionante la narrazione.

Per la TMS Entertainment è già in cantiere uno speciale di Lupin III, questa volta con giacca nera, dal titolo “Goodby Partner” il cui tema sarà il tradimento di Jigen e andrà in onda il 25 Gennaio 2019 in Giappone.

Per chi volesse scoprire il manga originale al link amazon di seguito c’è tutta la prima serie del manga di Monkey Punch e alcune serie animate.

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