L’importanza dell’audio e della musica nel cinema e videogames

La nascita ufficiale del cinema risale a fine anno del 1895, il 28 dicembre per l’esattezza, quando per la prima volta a Parigi furono proiettati alcuni cortometraggi dei fratelli Lumière, senza alcun tipo di suono ad accompagnare la pellicola. Nacque così il cosiddetto ” cinema muto” definizione dovuta appunto alla mancanza di voci e rumori. A colmare questa mancanza erano le didascalie in sovrimpressione, che servivano a fornire sintetiche informazioni sullo svolgimento della vicenda o a riprodurre battute degli attori. Dopo qualche anno si cominciò a sperimentare un accompagnamento dal vivo alle proiezioni con musicisti presenti in sala, quasi sempre pianisti, che eseguivano brani presi da un repertorio già esistente.
Dato che abbinare musiche e immagini in modo casuale poteva rovinare l’efficacia dello spettacolo, si cominciò a pensare a un repertorio adatto a ogni situazione indicando elenchi di brani da usare nei film. Questo genere di spettacolo ebbe un successo travolgente e le sale cinematografiche diventarono più confortevoli e dotate di vere orchestre che accompagnavano la proiezione del film.

Un salto di qualità venne compiuto nel 1914 quando fu proiettato per la prima volta il film “Cabiria”, scritto da Giovanni Pastore con la collaborazione di Gabriele D’Annunzio e del musicista Ildebrando Pizzetti che compose una musica originale per la suddetta pellicola. Alla fine degli anni ’20 ci fu l’avvento della colonna sonora, con questo termine s’intende tutto ciò che riguarda il suono, quindi musica, dialoghi e rumori. La prima pellicola in assoluto fu “Il cantante jazz”, di A. Crosland nel 1927, interpretato dall’attore e cantante Al Jolson. Da lì in poi è stato un veloce evolversi delle tecnologie, tecniche e strategie che diedero luce a successi cinematografici. Per il cinema nacquero musiche mirate, per determinate scene del film e sigle: si afferma la “musica cinematografica” o “musica per film”, un vero e proprio genere musicale. In Italia nel 1928 nasce Ennio Morricone. Il maestro ha composto nella sua vita più di quattrocento colonne sonore, non oso immaginare come sarebbe un film di Sergio Leone senza le musiche di Ennio Morricone.

È innegabile la fondamentale importanza del suono per dare realismo, fascino, enfasi e atmosfera alla storia raccontata dal regista e dagli attori, siano questi ultimi in carne e ossa o disegnati. La musica, ha un potere emozionale sul film, un effetto basato sulla percezione che rafforza i contenuti e veicola più velocemente i messaggi. La colonna sonora di un’opera cinematografica non deve essere considerata una cosa a parte, è un tutt’uno con la produzione e la musica, a volte sottovalutata in Italia, deve essere composta o scelta con perizia. Persino nei videogames da anni ormai si compongono musiche ad hoc che hanno contribuito a far rimanere nella storia giochi come per esempio “Rome Total War” sviluppato da “The Creative Assembly” nel 2004  per la quale il compositore e sound designer Jeff van Dyck ha realizzato musiche degne di un film epico. 

Oggi per produrre musica cinematografica si usano sempre meno le orchestre vere se pensiamo allo stile epico, in quanto esistono delle plug-in per programmi audio al computer che sostituiscono letteralmente gli strumenti acustici i quali essendo campionati vengono usati per comporre musiche in studio risparmiando molti soldi sulle produzioni che solitamente vengono affidate ad un compositore/sound designer. Per esempio per le produzioni di Hollywood è molto usata la suite “Hollywood Strings di EastWest”. La qualità del suono, dei rumori, dei dialoghi e della musica  nel mondo del video è fondamentale, un video bellissimo se ha un suono pessimo scade terribilmente nel suo insieme, mentre un video brutto con una buona colonna sonora acquista fascino.

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